Poesie in concorso
"Mediterranea" 2024
POESIE VINCITRICI
La giuria, a suo insindacabile giudizio, ha assegnato i seguenti premi
Qui di seguito è possibile leggere le poesie premiate e le motivazioni:
Menzione Speciale a Nina Della Santa
“Inferno”
Dev’esserci odore di pelle di pollo all’Inferno
Pelle di pollo croccante
che sfrigola in cucine nascoste
e rimane latente
Noi carnivori
col muso in avanti
erriamo ammaliati da visioni fragranti di polpose coscette volanti
Quelli che mangiano bene
sulle rive del lago di olio bollente immergono fette di ortaggi
dalle canne per prendere i pesci Ventri molli ed enormi spiaggiati come leoni
senza sosta si rotolano
sopra immensi tappeti di ciccioli tutt’altro che sazi
Dal terrazzo sulla rupe infuocata deliziose ragazze in bikini
si cospargono il corpo di sugna
e sorseggiano succhi di frutta per tenere la pelle idratata Nanerottoli nudi e instancabili divorano a morsi
le pareti incrostate di arachidi caramellate
Poi si dissetano a gruppi incontrando un po’ tutti
alle sponde dei umi di whisky La colpa è nell’aria
un’ignota potente emulsione che dovunque trasuda
leggero e allettante
il vivace sapore della tentazione
MOTIVAZIONE
La menzione speciale alla poesia “Inferno” va per l’originalità con cui rielabora la più classica visione dell’inferno e dei dannati; per la capacità di creare immagini capaci di evocare “Giardino delle delizie” di Bosch. I giochi di parole, l’aspetto metaforico del componimento denotano un’abilità linguistica e compositiva notevole.
“Naufraghi”
È una bugia quest’alba
Il sole un triste inganno
È falsa anche la luce
Persino il mare è pianto
ed il mattino tarda
cent’anni ad arrivare
Ci avvolgono le tenebre
Soli nell’ombra gelida
Il buio ci appartiene
Non avremo più nome
sabbia negli occhi e in gola
Anche se siamo cento
Si muore sempre soli
Si muore senza crederci
a un tratto dalla terra
MOTIVAZIONE
Il terzo premio alla poesia “Naufraghi” è assegnato perché il componimento si distingue per la sua capacità di evocare un senso di disperazione e abbandono attraverso immagini potenti e un linguaggio essenziale. Il tema centrale del naufragio diventa metafora dell’esperienza umana, della solitudine esistenziale e dell’inevitabilità della morte. Le metafore evocative catturano con efficacia lo stato d’animo dei “naufraghi”.
“Io non so perché”
Io non so perché,
non ti so dire,
di tanti personaggi
che porta mio nonno
nella sua scarsella
– quella con la scritta Augusta
tra le città che più sanno farmi bella –
io scelgo il pescatore
forse per quella guazza
di salsedine che porta
nenie di misericordia
nelle più sfocate sere
oppure perché esausta e lieta
m’arriva chiara la sua voce
in un cielo di presepe
da una città galleggiante,
città di cartone,
senza maceria alcuna né rovine,
rediviva e inquieta
in un racconto breve di seconda mano.
MOTIVAZIONE
Il secondo premio alla poesia “Io non so perché” è assegnato perché il componimento si fa apprezzare per la coerente cadenza stilistica improntata a una colta colloquialità mediante la quale l’autrice (memore della lezione di Umberto Saba) sviluppa, sul filo della memoria individuale, la rappresentazione di un luogo dell’anima attraverso flash persuasivi e ben selezionati.
“Da una chiacchierata con Giuseppe Rosato”
Ci sono mattini che non svelano il volto alla luce
ma castigano il giorno
nella rètina sottile
del dolore,
dietro indefinibili
immoti incastri
di anime e segni.
Ché l’amore, quello sì, basterebbe
a spalancare le persiane
e a dire che è vero, si colma la distanza e togliersi dall’impaccio
sempre uguale dei giorni.
Certi mattini non si aprono
– dici – ma restano chiusi,
serrati in chissà quali
luoghi o tempi.
Altri, non questi. E ti accorgi
che si è fatta già sera
ed è ora di aspettare
tra le mura di casa
l’inverno.
MOTIVAZIONE
Il primo premio alla poesia “Da una chiacchierata con Giuseppe Rosato” è assegnato perché il componimento si articola come una meditazione sulla natura dell’esperienza quotidiana, sulla percezione del tempo e sull’incapacità di sfuggire a certi stati d’animo, nonostante il potere potenziale dell’amore. Questi sentimenti sono espressi con una lingua accurata e con una scrittura raffinata e intensa.
Giuria
Dolores Carnemolla
Autrice e Giornalista
Giuseppe traina
Prof. ordinario di Letteratura Italiana - Università di Catania
flora monello
Docente di Lettere